Biografia Bongiorno


Vito Bongiorno

Vito Bongiorno nasce ad Alcamo (TP) nel 1963. Frequenta il 2° Liceo Artistico Statale quale allievo di Mino Delle Site, l’aeropittore leccese molto stimato da Marinetti.

Al fine di ampliare le sue esperienze si reca all’estero dapprima nel 1985 a Monaco di Baviera, poi nel 1988 a New York, dove prende contatto con gli ambienti artistici più avanzati e incomincia ad esporre le sue opere, ispirate a quella filosofia estetica che egli stesso chiama “sintetismo della vita” e che si può riassumere nella sintesi fra esperienza oggettiva ed espressione delle proprie esigenze interiori.

Egli mira principalmente ad essere se stesso, a conquistare un proprio linguaggio, a definire un proprio stile, nell’ambito, naturalmente, delle correnti più innovative e più aggiornate, tuttavia sempre autonomo e personale. Nel corso degli ultimi anni l’artista ha intrapreso una serie di sperimentazionitra Body Art e Land Art. Nella Body Art Vito Bongiorno considera il corpo come fondamentale mezzo di espressione artistica, mentre nella Land Art usa l’ambiente come teatro dell’attività creativa. Crea così una fusione tra questi due movimenti artistici nati negli anni Sessanta negli Stati Uniti e diffusisi in Europa e in molti altri paesi.

Nel maggio del 2014 espone presso i Musei Capitolini nella Centrale Montemartini per la mostra temporanea “Superfetazioni”; contemporaneamente partecipa alla Biennale di Viterbo e alla Triennale di Roma, presentata da Achille Bonito Oliva. Dal 2014 sono inoltre presenti tre sue opere presso il Museo M.A.A.M. di Roma, nel frattempo il Ministero della Pubblica Istruzione gli commissiona un murales di circa 6.50 x 3.50 metri all’interno della scuola “Paolo Baffi” di Fiumicino.

Nel maggio 2015 realizza la personale dal provocatorio titolo “L’Italia brucia” presso la Galleria Sant’Andrea di Roma e successivamente esegue a Milano una performance per Exploit. Nel febbraio 2019 da registrare la mostra e la realizzazione di un imponente opera Our Planet all’interno del Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma con testi di Francesca Pietracci. 

Il contributo di Vito Bongiorno, oltre a consolidare le relazioni e i rapporti con le varie realtà artistiche sul territorio nazionale, sta testimoniando il valore e la necessità di promuovere e sostenere la cultura in un momento come questo, pervaso da un senso di crisi e d’incertezze sulla scena politica internazionale. Attualmente vive e lavora tra Fregene e Roma.

 

« Il carbone […] contiene nella propria struttura fisica e non solo a livello di metafora, il buoi e la luce, la notte e il giorno, la catastrofe e la rinascita.»

Francesca Pietracci